domenica 17 agosto 2008

rimettiamo l'ICI sulla prima casa

Era ora che qualcuno ci ricordasse che l'Italia ha un ordinamento che prevede per gli enti locali e le regioni il principio di sussidiarietà. Cioè far legiferare (sopratutto dal punto di vista amministrativo) i comuni, per gli interessi di più vasta portata le province e quando serve una visione generale le regioni. questo prevedrebbe la riforma del titolo V° del 2001.
Il precedente governo aveva già eliminato l'ici (recuperato nella dichiarazione dei redditi) per i soggetti con un reddito basso (<40.000 euro). perché hanno deciso di toglierlo a tutti? Io credo che chi abbia una casa di sua proprietà sia avvantaggiato rispetto a chi debba pagare un affitto, togliere l'ici aiuta solo i proprietari! si può dire che la maggior parte dei proprietari ha un mutuo ma per loro ci sono delle deduzioin previste per gli interessi. Togliere questa imposta a tutti, eccetto chi abita in villa o altre abitazionni di alto pregio, significa toglie l'imposta anche a chi ha un alto reddito. Questa riforma, anche se sembrava appoggiata da una larga maggioranza, soprattutto tra i non politici ("la gente") ha altri effetti negativi: se è un comune che decide quanto tassare i suoi cittadini loro possono controllarlo, ed eventualmente cambiare una giunta troppo "spendacciona". Adesso, con i fondi perequativi per tutti si potrà giudicare solo come si spende e non quanto. Ciò vuol dire che un comune efficiente sarà obbligato a spendere inutilmente soldi pubblici.

[ringrazio il visitatore per la precisazione nei commenti]

1 commento:

Anonimo ha detto...

La riforma del titolo V è del 2001. Per il resto, complimenti. Ciao!