mercoledì 28 gennaio 2009

aiuti all'auto: come?


Mentre sto scrivendo questo post il governo non ha ancora deciso le modalità di aiuto al settore dell'auto, ci sono ipotesi di incentivi da 600 a 1000€ e aiuti ai settori della ricerca per un massimo di 3-400milioni.
In questi giorni mi è sorto un dubbio sul metodo degli incentivi, mi sono chiesto: perché darli per ogni auto venduta, come sconto, e non direttamente all'azienda? Mi spiego meglio, una paura dei sindacati è che la produzione dell'auto venga delocalizzata verso i paesi a più basso costo, allora perché non dare un incentivo per ogni auto ecologica prodotta e venduta, invece che per la sola vendita? ciò porterebbe a 1) mantenere la produzione in Italia, l'incentivo potrebbe essere percepito dalle sole aziende che hanno stabilimenti qui 2) si incentiverebbero le sole auto ecologiche 3) gli aiuti di stato saranno solo per le linee di produzione situate in Italia. Dovrebbe però essere mantenuta la logica della rottamazione quindi incentivi solo per un auto nuova che ne sostituisce una vecchia.
Fino all'anno scorso, invece, -e probabilmente anche quest'anno- l'incentivo alla rottamazione veniva dato per tutte le rottamazioni indipendentemente da dove avvenisse effettivamente la produzione del nuovo mezzo. L'incentivo all'azienda non sarebbe, poi, una misura protezionistica, molto pericolosa in momenti di crisi, perché di fatto incentiverebbe semplicemente la produzione e la sostituzione di auto vecchie, anche se questo premio è previsto per i soli produttori operanti in Italia.

Interessante anche l'idea di un fondo garantito per chi decide di acquistare una auto nuova, anche se dovrebbe essere molto ben concepito per evitare ipotesi di acquisto da parte di persone con rischio troppo alto di insolvibilità (vedi i mutui sub-prime)

martedì 20 gennaio 2009

pensioni uguali per tutti: discriminazioni per le donne o per gli uomini?

secondo Berlusconi è discriminazione poter andare in pensione prima...
Credo che qualcuno stia confondendo un po' le cose... Berlusconi, all'inaugurazione al Pio Albergo Trivulzio di Milano di una sezione dedicata a sua madre, ha detto che l'Europa considera discriminazione verso le donne la capacità per queste di andare in pensione 5 anni prima degli uomini. Si capisce che per il solo fatto di essere una capacità non può essere considerata discriminazione, ma discriminazione è, sì, però verso gli uomini ai quali non viene data la stessa possibilità.

i motivi per egluagliare l'età pensionabile
Ma analizzziamo brevemente la sentenza 13/09/2008 della corte di Lussemburgo:
intanto la sentenza fa riferimento alle sole pensioni erogati dall'INPDAP e non dall'INPS e ciò vuol dire solo dipendenti pubblici. Ed infatti nel punto 40 della sentenza leggiamo della particolarità dei dipendenti pubblici rispetto a quelli privati viste le caratteristiche peculiari che disciplinano il loro rapporto di lavoro con lo stato. Un punto contestato dalla commissione è la legge 335 dell'8 agosto 1995 che prevede la facoltà per le donne di anticipare l'uscita dal lavoro a sessant'anni (5 prima del limite di 65), facoltà non prevista per gli uomini.
Per questi, ed altri, motovi la corte dichiara che la Repubblica Italiana è venuta meno all'art. 141 CE.

forse i tempi non sono maturi
In tempi migliori mi sarei sicuramente detto daccordo con l'equiparazione, certo in cambio di un'abbreviazione del tempo di lavoro nei mesi prima e dopo del parto maggiore, ma in questo momento in cui il lavoro scarseggia per tutti lasciare libero qualche posto per i giovani non è una brutta idea, magari incominciamo dal 2011...

(aggiornato il 05/03/2009)

mercoledì 14 gennaio 2009

INFO FLASH: in questo momento 14.40 un euro vale meno di 9 yuan cinesi. Positovo per le nostre esportazioni lì, ma soprattutto simbolico.

mercoledì 7 gennaio 2009

immagini violente in prima pagina


Questa immagine è stata pubblicata da Corriere.it in prima pagina ieri. Onestamente, secondo me, è un po' eccessiva, almeno è eccessivo metterla come prima e più grande foto.
Il soggetto è un ragazzo, gravemente ferito alla schiena, con una forte perdita di sangue, sorretto da altre persone in cerca di aiuto. Certo, adesso l'ho pubblicata anche io, ma io nn sono il Corriere della Sera.

venerdì 2 gennaio 2009

gazzetta ufficiale gratis: piccola grande rivoluzione


Dal primo gennaio 2009 la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è finalmente disponibile gratuitamente in rete -finalmente xké la legge non prevede che qualcuno non la conosca, ma è impossibile che tutti la conoscano senza un documento ufficiale dove poterla leggere-.
I vantaggi sono evidenti, chiunque voglia aggiornarsi sulla legislazione, i concorsi, o altre notizie di rilevanza, giuridica, nazionale ora può farlo.
Ricordo ancora il Ministro della semplificazione Calderoli quando qualche mese fa disse che le leggi e le sentenze sarebbero state consultabili da tutti, gratuitamente su internet, scrissi anche alla lega per fargli i complimenti (ma nn mi risposero...). per adesso è solo la gazzetta ufficiale e solo degli ultimi 60gg ma è un ottimo passo.
Per non parlare poi del risparmio di carta che all'ambiente fa sempre bene (anche se sicuramente molti uffici continueranno a stamparsela in versione cartacea).
on line il servizio per adesso è un po' macchinoso ma comunque dopo qualche tentativo funziona, sì funziona davvero!
Comunque per chi volesse continuare a ricevere la versione cartacea questa è disponibile in abbonamento.