martedì 20 gennaio 2009

pensioni uguali per tutti: discriminazioni per le donne o per gli uomini?

secondo Berlusconi è discriminazione poter andare in pensione prima...
Credo che qualcuno stia confondendo un po' le cose... Berlusconi, all'inaugurazione al Pio Albergo Trivulzio di Milano di una sezione dedicata a sua madre, ha detto che l'Europa considera discriminazione verso le donne la capacità per queste di andare in pensione 5 anni prima degli uomini. Si capisce che per il solo fatto di essere una capacità non può essere considerata discriminazione, ma discriminazione è, sì, però verso gli uomini ai quali non viene data la stessa possibilità.

i motivi per egluagliare l'età pensionabile
Ma analizzziamo brevemente la sentenza 13/09/2008 della corte di Lussemburgo:
intanto la sentenza fa riferimento alle sole pensioni erogati dall'INPDAP e non dall'INPS e ciò vuol dire solo dipendenti pubblici. Ed infatti nel punto 40 della sentenza leggiamo della particolarità dei dipendenti pubblici rispetto a quelli privati viste le caratteristiche peculiari che disciplinano il loro rapporto di lavoro con lo stato. Un punto contestato dalla commissione è la legge 335 dell'8 agosto 1995 che prevede la facoltà per le donne di anticipare l'uscita dal lavoro a sessant'anni (5 prima del limite di 65), facoltà non prevista per gli uomini.
Per questi, ed altri, motovi la corte dichiara che la Repubblica Italiana è venuta meno all'art. 141 CE.

forse i tempi non sono maturi
In tempi migliori mi sarei sicuramente detto daccordo con l'equiparazione, certo in cambio di un'abbreviazione del tempo di lavoro nei mesi prima e dopo del parto maggiore, ma in questo momento in cui il lavoro scarseggia per tutti lasciare libero qualche posto per i giovani non è una brutta idea, magari incominciamo dal 2011...

(aggiornato il 05/03/2009)

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