sabato 7 febbraio 2009

continuano le pretese presidenzialistiche di re Silvio I

L'ultima è arriva da Cagliari: la responsabilità del governo, non solo di fare decreti legge, ma anche di decidere riguardo alla loro urgenza.

Straordinario necessario e urgente
In effetti, la questione su chi debba decidere se possa essere approntato un decreto poiché esistono circostanze straordinarie di necessità e urgenza, è ancora aperta. Infatti la decisione non può, semplicemente, essere presa da una commissione successivamente all'entrata in vigore del decreto ma dovrebbe essere presa prima.
Ma da chi? al momento non è sicuramente nei compiti del Presidente della Repubblica, che però deve verificare la costituzionalità del decreto come di tutti gli atti presentati alla sua firma dal governo -e questo è ciò che ha fatto da Napolitano-.
Ma da chi allora? questa domanda non è di facile soluzione, visto che è un giudizio, potrebbe essere fatto da un nuovo organo della magistratura, ma questo andrebbe contro il principio della divisione dei poteri, permettendo ad eventuali giudici di bloccare l'operato del governo.
Fossimo in una repubblica presidenziale basterebbe la semplice volontà del presidente eletto direttamente dagli elettori (come avviene negli USA), ma questo non è il caso dell'Italia, qui anche se nella scheda c'erano i nomi dei leader dei partiti, questo non impediva che il capo del consiglio fosse uno diverso da quello espresso dal partito con la maggioranza relativa.

caso Englaro
Sottolineo che in caso di firma da parte del Presidente della Repubblica del decreto, ci sarebbe stato un secondo intervento finalizzato a "risolvere" il caso di una sola persona e non della generalità. -il primo era stato il regolamento del Ministro della salute che impediva agli ospedali convenzionati (e quindi anche quelli privati) di interrompere l'alimentazione artificiale, sostenendo che non fosse un loro compito-.
La generalità delle leggi, qualsiasi legge, è un punto cardine del diritto. Non è un semplice concetto formale, ma sostanziale, se tutti noi vogliamo essere trattati in modo eguale non possono essere fatte leggi per definire singoli casi.

I "Costituenti filo sovietici"

Mi preme ricordare al nostro Presidente del Consiglio, laureato con 110 e lode in giurisprudenza, che è vero che la Costituzione sia "ideologizzata" (come tutte le Costituzioni), ma non da una sola ideologia, bensì tre: quella socialista, quella liberale, e quella cattolica -e pensare che lui è espressione di tutt'e tre...-

[alcuni dati: corriere.it]

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