domenica 15 febbraio 2009

ma davvero il bicameralismo perfetto va cambiato?

per le rivoluzioni ci vogliono le capacità
Parto da un fatto concreto: Giampiero D'Alia ha fatto approvare un suo emendamento al Senato che prevede la "la repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo Internet" con la chiusura di tutto il sito web -di tutto non di una pagina-. Di questo argomento si sta parlano molto e non voglio approfondire, il punto è che in caso il nostro sistema parlamentare non prevedesse la staffetta delle leggi da una Camera all'altra la legge sarebbe entrata in vigore, e poi? oppure, qualcuno l'avrebbe bloccata o resa inapplicabile? e come?

una soluzione per questi rischi è stata pensata molti anni fa
Forse qualcuno non ci ha mai fatto caso ma aveti mai sentito dire dai politici -si la legge al momento non va bene e sarà corretta al Senato (o alla Camera)-. Senza Bicameralismo Paritario le leggi malfatte entrerebbero comunque in vigore anche se qualcuno se ne accorgesse basta l'approvazione dalla sola Camera di competenza.
Ma a questo ci avevano già pensato i costituenti, l'obiettivo delle due camere è garantire maggior riflessione e quindi meno errori.

obiettivo 20.000 leggi
Per velocizzare i procedimenti legislativi basterebbe limitare le decisioni prese per legge a principi e norme generali e lasciare le norme di dettaglio ai decreti del governo e ai regolamenti, così da delegiferare il nostro sistema, oggi rigonfio di leggi. Infatti l'obiettivo del ministro della semplificazione è di portare le leggi in vigore a ventimila e raccoglierle in un unico database consultabile GRATUITAMENTE. (oggi sono un numero imprecisato comunque maggiore a 100.000!)

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