martedì 9 giugno 2009

Più politiche per la Famiglia uguale meno politiche per l'individuo

Il discorso è molto semplice: quando decido di privilegiare negli aiuti i nuclei familiari è evidente che comprimo quelli destinati ai cittadini come individui.
Però è pacifico che la società odierna si fondi davvero sulla famiglia, per più motivi: è una consuetudine millenaria (è un istituto rilevabile praticamente da quando si conosce la storia); è più semplice da aiutare, basta un versamento monetario o un qualche altro tipo di aiuto a un gruppo per accontentare 3,4,5 persone; è politicaly correct perché oggi piace a tutti riempirsi la bocca con la parola "famiglia", meglio se tradizionale (tradizionale nel senso di tribù o di poligamia?); e perché quasi tutti hanno una famiglia, oppure, come in Italia sono una famiglia unipersonale, che è evidente sia una forzatura giuridica.

E gli altri? chi pensa agli altri? quelli che una famiglia non ce l'hanno. Quelli che evidentemente sono più in difficoltà dato che oltre a vivere in solitudine ricevono meno aiuti dallo Stato perché ritenuti meno "utili", perché non "figliano".
Mi sembra di sentire una zia allevatrice che parla di conigli e dice che quella femmina non "figlia" (partorisce) più e quindi conviene farla arrosto perché non più utile al suo scopo di "produttrice di nuovi conigli".

L'uomo non può essere considerato uno strumento dello Stato! E' lo Stato ad essere uno strumento dell'uomo, è lo Stato (con la s maiuscola) quello che deve aiutare i cittadini più deboli. Debolezza derivante da qualsiasi ragione: economica, sociale, religiosa, psicologica. Si deve occupare di lui in prima persona, come individuo, non di tutto il suo nucleo familiare, altrimenti l'aiuto alla famiglia diventa uno sloga che si realizza in sfruttamento della famiglia che si deve far carico da sola dei suoi individui più in difficoltà.

Il nord Europa
Questa è la differenza principale tra il sistema sociale del nostro Paese e quello nel nord Europa, lì non esistono le badanti ma appartamenti per anziani semi autosufficienti, lì i giovani che studiano vengono sostenuti dallo Stato, lì lo Stato si prende cura dei suoi cittadini in difficoltà perché questo è tutto ciò che deve fare, indipendentemente dalla fortuna di far parte di una famiglia o essere soli.

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